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Minimo intervento
nel rispetto delle uve raccolte

Lavoriamo con passione in vigna
per facilitare e minimizzare gli interventi in cantina

Un grande vino è frutto di un lavoro lungo 365 giorni.
Per questo ogni giorno lavoriamo con l’obiettivo di valorizzare e sostenere le risorse ambientali e i vantaggi del microclima in cui siamo inseriti, per ridurre al massimo gli interventi una volta che l’uva arriva in cantina.

Pigiatura

In primo luogo l’uva vendemmiata viene man mano messa in cassette da 20 kg e portata immediatamente in cantina.

In particolare, la felice posizione della stessa, posta letteralmente al centro dei 10 ettari che circondano la proprietà, fa sì che l’uva arrivi in cantina in tempi brevissimi, senza lunghe percorrenze sui mezzi agricoli e su strade asfaltate. In tal modo si preserva l’integrità dell’acino, che arriva alle lavorazioni intero.
Non si corre perciò il rischio di avviare prima del tempo la fermentazione e pertanto non saranno necessari additivi che la inibiscono.

Alla fine, dopo un passaggio sui tapis roulant e una cernita manuale volta ad eliminare qualche grappolo non perfetto, l’uva viene diraspata e pigiata.

Vinificazione

Prima di tutto si inizia il processo di trasformazione dell’uva in vino.

Conseguentemente la macerazione e la fermentazione dei grappoli durerà da alcuni giorni fino a un mese, a seconda del tipo di uve e del loro grado di maturazione.
Per questa ragione è in questa fase che il succo si colora gradatamente: le bucce infatti rilasceranno colore, tannini e polifenoli in quantità variabile a seconda del tempo di permanenza.
Successivamente trascorso il periodo di macerazione, la parte liquida, che ormai possiamo chiamare vino, verrà separata dalla parte solida; le bucce verranno ancora pressate delicatamente per ottenere tutto il liquido possibile.

Ultimo ma non meno importante le bucce residue hanno comunque ancora proprietà preziose e potranno essere utilizzate sia per produzioni alimentari che cosmetiche.
In particolare, quelle provenienti dalla vigna del Cru Fossati verranno portate in distilleria per la produzione della nostra grappa di uve Nebbiolo.

Affinamento

Da ultimo il vino può rimanere nelle botti di acciaio fino alla primavera successiva, quando, a seconda di che vino si tratti, potrà essere imbottigliato (come l’Arneis o il Rosato) o dovrà continuare l’affinamento in botti di legno per un periodo più o meno lungo: in ogni caso il Barolo secondo disciplinare, gli altri vini secondo la filosofia aziendale.

Concludendo i nostri vini vengono affinati in botti piccole (barrique francesi), tonneaux da 500 litri o grandi botti in Rovere di Slavonia a cui affidiamo i Baroli per i lunghi periodi previsti dal disciplinare.

Imbottigliamento

In ogni caso nella primavera successiva alla vendemmia i vini come l’Arneis, il Dolcetto e il Rosato, possono passare alla fase dell’imbottigliamento.
Gli altri vini invece, terminato il periodo di affinamento nelle botti di legno, verranno riportati nell’acciaio, da cui potranno essere imbottigliati.

Ultimo ma non meno importante, le bottiglie vengono stoccate nella cantina sotterranea ad umidità e temperatura controllate.
Successivamente passeranno al magazzino soltanto per essere preparate per la spedizione e consegna.

Vieni a trovarci in cantina

Non solo vino, ma un vero e proprio percorso di conoscenza.
Un’esperienza che inizia in vigna, prosegue in cantina e si conclude con la degustazione dei nostri vini.