LA CANTINA
Guardare al passato
per vinificare il futuro
Reinterpretare la tradizione in chiave contemporanea, preservando storia e tradizione di questi luoghi: questo il leit motiv che ha guidato negli anni i diversi lavori di ristrutturazione e restauro della nostra cantina. A partire dagli anni 70 del Novecento quando, spinti da una forte passione per la viticoltura e da un’intuizione che vedeva le colline circostanti come luogo ideale per l’impianto di vigneti, l’antica cascina risalente alla prima metà del ‘700 viene trasformata in azienda vitivinicola, dando vita a Dosio Vigneti.
L’ampia struttura, collocata ai margini dello storico borgo di La Morra, sul punto più alto della denominazione del Barolo – la collina Serradenari, gode di una posizione incantevole: favorevole ai venti, aperta verso le Alpi Marittime e con una vista sulla pianura cuneese e torinese. Queste caratteristiche la portano a diventare da subito il cuore della tenuta e della produzione enologica. Le dolci colline sembrano ideali per accogliere varietà autoctone piemontesi oltre che internazionali: così accanto alle tradizionali varietà piemontesi a bacca rossa (Nebbiolo, Barbera, Dolcetto e Freisa) vengono piantate anche alcune varietà a bacca bianca come Riesling e Sauvignon.
Il 2010 segna nuovamente un anno importante: ai fondatori subentrano nuovi proprietari, la famiglia Lanci, che, grazie ad una sapiente ristrutturazione, donano all’azienda una nuova veste.
Nel totale rispetto della storicità del luogo vengono allestite nuove aree dedicate alla presentazione e degustazione dei vini, con un unico obiettivo: valorizzare la splendida posizione dell’azienda completamente immersa nei vigneti e posta a 500m sul livello del mare, con una vista che può spaziare fino alla vetta del Monviso. Se alla fine degli anni ’90 investire in un’azienda con una tale altitudine poteva rappresentare un rischio, specialmente per un’uva come il Nebbiolo, il tempo ha premiato il coraggio della scelta.
La produzione è da sempre portata avanti nel rispetto
della qualità e della tradizione con una particolare
attenzione, specialmente negli ultimi anni,
all’ambiente grazie a nuove metodologie di
coltivazione e produttive che riducono al massimo
l’impatto ambientale.
Il parsimonioso utilizzo della tecnologia non altera i
ritmi naturali ma ottimizza il processo produttivo.
Nel 2021, accanto alle tradizionali botti grandi e di
medie dimensioni, vengono introdotte nuove tipologie di
tini troncoconici che hanno rappresentato un’importante
novità in ambito di vinificazione e testimoniano come
le moderne tecnologie vadano di pari passo con la tradizione
quando parliamo di invecchiamento.
Negli stessi anni, importanti ampliamenti hanno
interessato anche i locali di vinificazione e
affinamento per andare di pari passo alla crescita della
cantina.